Molto spesso sono i casi della vita che permettono alle le persone di incontrarsi, ma non basta. Bisogna anche saper interpretare quei casi ed essere propositivi. Così, un po' per caso, un po' per un dolce invito di Renato a Carmela, è nato il loro amore eterno.
Dopo l’esodo ed alcuni periodi di collocazioni temporanee occasionali, i Gentile furono assegnati al campo profughi situato nel ex Convitto Cordellina di Vicenza.
Il Cordellina era un grande collegio, che ospitava circa 850 esuli dei quali circa 350 erano zaratini e fiumani. L’assegnazione delle stanze ai diversi nuclei familiari rispondeva, o quanto meno tendeva a rispondere, a criteri di logica e di opportunità. Ma tutti questi criteri sembravano invece essere stati affidati ad una mano superiore, davvero Superiore. Infatti, proprio dirimpetto alla finestra della stanza attribuita ai Gentile si apriva quella di un ufficio amministrativo di una caserma di polizia, dove lavorava il giovane graduato milanese Renato Villa.
Con il passare dei giorni, gli sguardi dei due giovani, dapprima casualmente, si erano incrociati. All’inizio timidamente. Poi vi fu qualche reciproco cenno di sorriso e di discreto saluto. I giorni passavano ancora ed il calore dell’estate del ’47 pareva infondere coraggio a quei due giovani giunti da luoghi tanto diversi, quanto erano diverse le loro culture e le loro origini. Così, dai primi accenni di saluto, si passò a dei saluti più decisi e poi al primo invito: “Signorina, le posso offrire un gelato?”
Quante volte Carmelina, ricordando quell’incontro, raccontava i dettagli dell’episodio. E lo faceva anche quando, superati i novant’anni, accompagnata dal figlio Carlo, si attardava al banco frigo dei gelati del supermercato per cercare le confezioni alla vaniglia e cioccolato, le sue preferite. Qui, con l’esuberanza e l’estroversione che la caratterizzava, era capace di approcciarsi alle persone che, casualmente, si trovavano nella sue vicinanze, per raccontare l’episodio del gelato, quello che aveva acceso l’amore della sua vita.
Così, dunque, in una calda serata di fine luglio Carmelina e Renato si erano conosciuti ed i loro cuori avevano cominciato a battere forte. Era nato l’amore che nel marzo del 1954, dopo un lungo periodo di fidanzamento, li portò al matrimonio.
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