Forte, determinata e indipendente, ha sempre dedicato le sue amorevoli fatiche alla famiglia. Pur se tragicamente provata dalla perdita del giovanissimo e amato primogenito, ha saputo conservare e accrescere la fede e l'amore in Dio.
Giuseppina nel giorno del suo matrimonio con Damiano
Giuseppina nel giorno del suo matrimonio con Damiano
Nata a Ragonà, una frazione del Comune di Nardodipace in provincia di Vibo Valentia, il 21 marzo 1931, Giuseppa Vincenza (Giuseppina) era la secondogenita - di quattro sorelle e un fratello - di Domenico Fanzè e di Secola Maria Ienco.
I suoi genitori, così come la maggior parte degli abitanti della piccola frazione della valle della fiumara Allaro, erano impegnati nei lavori agricoli e, alla soglia degli anni Cinquanta del secolo scorso, quando Giuseppina compiva diciassette anni, si trasferirono a Caccuri, un borgo medievale dominato da un suggestivo ed imponente maniero.
Già negli anni della sua infanzia la piccola Giuseppina aveva incontrato gli occhi di Damiano, un bambino, poco più grande di lei, che abitava nei pressi, anch’egli figlio di lavoratori agricoli. A volte, quando si incontravano nei campi in compagnia dei loro genitori, il piccolo Damiano salutava Giuseppina con tenero bacio sulla sua guancia e, con il passare del tempo, quella gentile amicizia si trasformò in un tenero amore.
Con il trasferimento a Caccuri, la famiglia di Giuseppina si convertì alla religione cristiana evangelica e fu proprio la profonda adesione alla sua nuova religione che determinò un primo rifiuto di Giuseppina alla proposta di matrimonio ricevuta da Damiano, il cui cuore non poteva rassegnarsi a quella lontananza e, soprattutto, a vivere senza di lei.
Il giovane Damiano, divenuto forte e tenace, non si arrese e decise di convertirsi anche lui, così il 4 giugno 1950 Giuseppina e Damiano poterono coronare il loro sogno d'amore e si stabilirono a Caccuri.
Il 18 marzo 1951, Giuseppina conobbe la gioia della maternità e diede alla luce Salvatore, il loro primogenito e, il 1° settembre del 1956, seguì la nascita della secondogenita Maria.
Mentre Giuseppina era dedita principalmente alla cura della famiglia, Damiano, spinto dal desiderio e dalla necessità di per poter offrire alla sua famiglia un futuro migliore, nel 1958, lasciò la sua terra e si trasferì in Germania alla ricerca di una solida occupazione. Trovò lavoro in una fattoria di Singen, una cittadina situata vicino al confine con la Svizzera, nella regione del lago di Costanza.
Furono momenti tristi per Giuseppina. Quel distacco, quella lontananza, quelle precarie comunicazioni che si potevano tenere in quei tempi erano davvero pesanti. E fu allora che Giuseppina consolidò sempre più quella forza e quella determinazione che ne ha sempre contraddistinto il suo carattere.
Il 10 maggio del 1959 Giuseppina diventa madre di Cosimo, ma il piccolo, prima ancora di sbocciare alla vita, per un tragico errore dovuto ad una cura sbagliata, muore nel febbraio del 1960.
Negli anni seguenti Giuseppina sperimenta la sua forza e la sua determinazione e affronta più volte l’impegnativo viaggio in treno dalla Calabria alla città tedesca in cui lavorava Damiano, portando con sé il piccolo Salvatore.
Dal 1960 anche Giuseppina, con il figlio Salvatore, si trasferirono stabilemente in Germania con Damiano, mentre la piccola Maria, che trascorse la sua prima infanzia in Calabria con i nonni materni, raggiunse la famiglia in Germania solo all’età di 10 anni.
In quel periodo, tra il 1964 e 1965, per motivi di lavoro, la famiglia si trasferisce nella cittadina di Stockach, nel Baden-Württemberg e in quello stesso periodo, il 6 ottobre del 1964, Giuseppina dà alla luce Davide, il loro quarto figlio.
Tre anni più tardi, nel 1967, la famiglia ritorna a Caccuri e Giuseppina può respirare ancora l’aria della sua amata terra, mentre Damiano, dopo aver acquistato un autocarro, intraprende l’attività di fruttivendolo. Giuseppina poteva anche dedicare parte del suo tempo alla sua grande passione per i fiori e per la cura del giardino.
Dopo tante fatiche e superate le tristi lontananze sembra fosse tornato il sole a splendere sulla strada della famiglia, ma il destino stava per riversare il più atroce dei dolori che può essere inflitto ad una madre, come la perdita di un figlio. Infatti, il 13 luglio del 1969, a Como, dove si era trasferito per lavoro, il primogenito Salvatore, perse la vita in un tragico incidente occorsogli in sella ad una moto. Giuseppina aveva perso per sempre una parte di se stessa, il suo amato figlio, quel figlio che per primo le aveva donato la gioia di essere madre. Fu per tutti un dolore atroce. Da quella sofferenza Giuseppina e il marito Damiano non si ripresero più. La gioia e la felicità scomparvero dalla loro vita e dalla loro casa, ma in tanta tragedia, seppero conservare il loro amore e la fede in Dio che li unì ancor più.
Anche se quella tragedia lasciò per sempre una nube cupe sulla famiglia, la vita doveva proseguire e, proprio nel ricordo di Salvatore, il 10 aprile del 1971 nacque Samuele, l’ultimo dei cinque figli nato dall’amore di Giuseppina e Damiano.
Giuseppina continuò ad occuparsi della famiglia ed a seguire Damiano che, con le sue mani e con grande fatica, aveva costruito la loro nuova casa. E si godeva sempre l’affetto dell’amato marito, che da bambino, quando la incontrava la salutava con un bacetto e che ora la ricopriva di attenzioni quando, ogni mattina, le dava il buon giorno con il caffè accompagnato da una rosa colta nel loro giardino, e da un bacio.
Il 26 agosto del 2008 gli occhi di Damiano si chiusero per sempre, lasciando Giuseppina nel lutto e nella sofferenza, ma sempre sostenuta dalla certezza della fede che l’aveva accompagnata e sostenuta per tutta la vita.
Giuseppina si spense all'ospedale di Crotone il 3 luglio 2010 e riposa nel cimitero di Caccuri assieme al marito Damiano († 2008) e ai figli Salvatore († 1969) e Cosimo († 1960).
Nata a Ragonà, una frazione del Comune di Nardodipace in provincia di Vibo Valentia, il 21 marzo 1931, Giuseppa Vincenza (Giuseppina) era la secondogenita - di quattro sorelle e un fratello - di Domenico Fanzè e di Secola Maria Ienco.
I suoi genitori, così come la maggior parte degli abitanti della piccola frazione della valle della fiumara Allaro, erano impegnati nei lavori agricoli e, alla soglia degli anni Cinquanta del secolo scorso, quando Giuseppina compiva diciassette anni, si trasferirono a Caccuri, un borgo medievale dominato da un suggestivo ed imponente maniero.
Già negli anni della sua infanzia la piccola Giuseppina aveva incontrato gli occhi di Damiano, un bambino, poco più grande di lei, che abitava nei pressi, anch’egli figlio di lavoratori agricoli. A volte, quando si incontravano nei campi in compagnia dei loro genitori, il piccolo Damiano salutava Giuseppina con tenero bacio sulla sua guancia e, con il passare del tempo, quella gentile amicizia si trasformò in un tenero amore.
Con il trasferimento a Caccuri, la famiglia di Giuseppina si convertì alla religione cristiana evangelica e fu proprio la profonda adesione alla sua nuova religione che determinò un primo rifiuto di Giuseppina alla proposta di matrimonio ricevuta da Damiano, il cui cuore non poteva rassegnarsi a quella lontananza e, soprattutto, a vivere senza di lei.
Il giovane Damiano, divenuto forte e tenace, non si arrese e decise di convertirsi anche lui, così il 4 giugno 1950 Giuseppina e Damiano poterono coronare il loro sogno d'amore e si stabilirono a Caccuri.
Il 18 marzo 1951, Giuseppina conobbe la gioia della maternità e diede alla luce Salvatore, il loro primogenito e, il 1° settembre del 1956, seguì la nascita della secondogenita Maria.
Mentre Giuseppina era dedita principalmente alla cura della famiglia, Damiano, spinto dal desiderio e dalla necessità di per poter offrire alla sua famiglia un futuro migliore, nel 1958, lasciò la sua terra e si trasferì in Germania alla ricerca di una solida occupazione. Trovò lavoro in una fattoria di Singen, una cittadina situata vicino al confine con la Svizzera, nella regione del lago di Costanza.
Furono momenti tristi per Giuseppina. Quel distacco, quella lontananza, quelle precarie comunicazioni che si potevano tenere in quei tempi erano davvero pesanti. E fu allora che Giuseppina consolidò sempre più quella forza e quella determinazione che ne ha sempre contraddistinto il suo carattere.
Il 10 maggio del 1959 Giuseppina diventa madre di Cosimo, ma il piccolo, prima ancora di sbocciare alla vita, per un tragico errore dovuto ad una cura sbagliata, muore nel febbraio del 1960.
Negli anni seguenti Giuseppina sperimenta la sua forza e la sua determinazione e affronta più volte l’impegnativo viaggio in treno dalla Calabria alla città tedesca in cui lavorava Damiano, portando con sé il piccolo Salvatore.
Dal 1960 anche Giuseppina, con il figlio Salvatore, si trasferirono stabilemente in Germania con Damiano, mentre la piccola Maria, che trascorse la sua prima infanzia in Calabria con i nonni materni, raggiunse la famiglia in Germania solo all’età di 10 anni.
In quel periodo, tra il 1964 e 1965, per motivi di lavoro, la famiglia si trasferisce nella cittadina di Stockach, nel Baden-Württemberg e in quello stesso periodo, il 6 ottobre del 1964, Giuseppina dà alla luce Davide, il loro quarto figlio.
Tre anni più tardi, nel 1967, la famiglia ritorna a Caccuri e Giuseppina può respirare ancora l’aria della sua amata terra, mentre Damiano, dopo aver acquistato un autocarro, intraprende l’attività di fruttivendolo. Giuseppina poteva anche dedicare parte del suo tempo alla sua grande passione per i fiori e per la cura del giardino.
Dopo tante fatiche e superate le tristi lontananze sembra fosse tornato il sole a splendere sulla strada della famiglia, ma il destino stava per riversare il più atroce dei dolori che può essere inflitto ad una madre, come la perdita di un figlio. Infatti, il 13 luglio del 1969, a Como, dove si era trasferito per lavoro, il primogenito Salvatore, perse la vita in un tragico incidente occorsogli in sella ad una moto. Giuseppina aveva perso per sempre una parte di se stessa, il suo amato figlio, quel figlio che per primo le aveva donato la gioia di essere madre. Fu per tutti un dolore atroce. Da quella sofferenza Giuseppina e il marito Damiano non si ripresero più. La gioia e la felicità scomparvero dalla loro vita e dalla loro casa, ma in tanta tragedia, seppero conservare il loro amore e la fede in Dio che li unì ancor più.
Anche se quella tragedia lasciò per sempre una nube cupe sulla famiglia, la vita doveva proseguire e, proprio nel ricordo di Salvatore, il 10 aprile del 1971 nacque Samuele, l’ultimo dei cinque figli nato dall’amore di Giuseppina e Damiano.
Giuseppina continuò ad occuparsi della famiglia ed a seguire Damiano che, con le sue mani e con grande fatica, aveva costruito la loro nuova casa. E si godeva sempre l’affetto dell’amato marito, che da bambino, quando la incontrava la salutava con un bacetto e che ora la ricopriva di attenzioni quando, ogni mattina, le dava il buon giorno con il caffè accompagnato da una rosa colta nel loro giardino, e da un bacio.
Il 26 agosto del 2008 gli occhi di Damiano si chiusero per sempre, lasciando Giuseppina nel lutto e nella sofferenza, ma sempre sostenuta dalla certezza della fede che l’aveva accompagnata e sostenuta per tutta la vita.
Giuseppina si spense all'ospedale di Crotone il 3 luglio 2010 e riposa nel cimitero di Caccuri assieme al marito Damiano († 2008) e ai figli Salvatore († 1969) e Cosimo († 1960).
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