Fra le tante memorie sul padre Damiano, la figlia Maria ricorda quando papà ritornava dalla Germania e la ricopriva di affetto e di calore. Ricorda anche i momenti meno felici che precedevano la ripartenza. Di quelle occasioni Maria, insieme agli abbracci, ricorda anche le lacrime di papà e quelle sue parole “figlia mia bella”. E, ancora, momenti come quel giorno in cui, all’età dei suoi sei anni, papà Damiano le portò in regalo un orologio e, con dedizione e pazienza, le insegnò a leggere le ore. Tanta felicità e l’orgoglio di essere la prima bambina nel paese ad averlo.
Di papà, Maria ricorda anche l’amorevole devozione per mamma Giuseppina. Ogni mattina Damiano portava alla mamma una rosa colta dal giardino di casa, accompagnandola dal bacio del buon giorno e dal caffè che le serviva a letto. Non la faceva mai alzare prima di lui.
Ancora adesso, quando Maria fa ritorno nella casa dei genitori le sembra ancora di sentire quel profumo di caffè e, chiudendo gli occhi, nella sua mente scorrono le immagini degli abbracci affettuosi di papà Damiano a mamma Giuseppina nel verde del giardino.